venerdì 14 novembre 2014


PAGINE DI STORIA
STORIE DI SPERANZA

L’ha ribattezzata Haya, che in arabo vuol dire ‘’vita’’ e in effetti questa bimba di circa un anno strappata al mare è come se fosse nata per la seconda volta. La piccola dorme placidamente tra le braccia del suo salvatore, un giovane siriano, grande e grosso, che dice di chiamarsi Hamiad.
Un ‘’gigante buono’’ che non molla un attimo la ‘’sua’’ bambina, mentre parla a bassa voce per non svegliarla. Seduto sul ponte della Guardia Costiera Fiorillo, appena attraccata nel porto di Augusta, Hamiad ricostruisce le fasi drammatiche  del naufragio e del salvataggio parlando con il mediatore culturale dei Medici Senza Frontiere: ‘’ Quando il barcone si è rovesciato – dice – l’ho vista galleggiare su un pezzo di legno, l’ho subito afferrata prima che annegasse e non l’ho più lasciata fino a quando non sono arrivati i soccorsi’’.
Il comandante della Fiorillo dice che la bimba è stata salvata anche grazie all’intervento immediato dei suoi uomini. È stato lui a fornire il latte in polvere e i pannolini per la bimba : ‘’Ho una figlia della stessa età – spiega – e prima di partire ne ho fatto una scorta per un’eventualità come quella che si è presentata’’.
Haya, intanto, continua a dormire, ignara di tutto quello che sta accadendo intorno a lei.
Sull’unità d’altura della Guardia Costiera si trovano 348 dei 364 superstiti del naufragio, ma nessuno di loro ha riconosciuto la bimba.
’Sono stato io a salvarla – sottolinea Hamiad – e adesso non intendo lasciarla da sola. Se non si trovano i suoi parenti, chiederò di adottarla…’’.
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Storie di vita, storie di amore, storie di dolore, storie di solidarietà, storie di disperazione, storie di uomini, donne, bambini… storie di oggi… storie che commuovono, storie che insegnano, storie che fanno crescere, storie di speranza… storie che non devono naufragare … storie da salvare… affinchè questa Umanità naufragata nella sua indolenza possa rinascere nella carità operosa e nella dignità perduta.

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