mercoledì 18 novembre 2015

PAGINE DI STORIA

ED ORA E’ GUERRA!!!

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Come tutte le guerre che la Storia ci insegna, anche in questo caso c’è stata l’immancabile ‘‘goccia che ha fatto traboccare il vaso’’: la strage di Parigi!
Ogni guerra ha avuto inizio da un atto di provocazione da una parte e da un bisogno di riscatto e di ‘’giustizia’’ dall’altra.
La guerra  è  ‘’quella misura piena’’ che porta ad imbracciare le armi.
È quel ‘’basta’’ che nasce dal terrore e porta ad altro terrore.
Ogni guerra ha avuto il suo nome: guerra di indipendenza, guerra dei cent’anni, guerra di conquista,…
Questa l’hanno subito ‘’battezzata’’: guerra di civiltà!
Qualcuno gli ha dato anche il secondo nome: guerra di religione!
Ma la guerra il suo nome ce l’ha già: si chiama GUERRA!
GUERRA E BASTA!
SOLO GUERRA!
Non esistono le aggettivazioni o le definizioni: la GUERRA E’ GUERRA!
Le definizioni sono tentativi della nostra mente di giustificare un atto criminale: quello di uccidere il proprio simile; le giustificazioni portano fuori strada, perché spostano l’attenzione dall’atto in sé, quello di uccidere, alla motivazione: perché si uccide.
Questo spostamento di centralità ci porta a giustificare e a categorizzare un qualcosa di disumano, facendolo passare come qualcosa che nasce da un’idea, da un bisogno irrinunciabile: sia esso il bisogno della difesa o quello dell’attacco.
In guerra c’è sempre chi ha bisogno di attaccare: per proteggersi; e chi ha bisogno di difendersi: per proteggersi.
Usare la DIFESA per giustificare una guerra è illogico: la difesa non porta in sé un concetto di violenza!
In guerra c’è sempre un bisogno di pace che diventa strumentale, strumento di giustificazione di qualcosa che per se stessa è l’opposto della guerra.
Il concetto  di pace non ha niente a che fare con la guerra.
Il concetto di civiltà non ha niente a che fare con la guerra.
Il concetto  di religione non ha niente a che fare con la guerra.
Il concetto  di giustizia non ha niente a che fare con la guerra.
Il concetto  di libertà non ha niente a che fare con la guerra.
Pace, civiltà, religione, giustizia, libertà… sono parole troppo grandi, che contengono ricchezze enormi; sono Parole di cui non ne conosciamo l’ampiezza e la bellezza e le sporchiamo associandole alla parola GUERRA.
Come dire: solo quando si è in guerra si comprende l’importanza della Pace, il dono grande della Pace, la bellezza della Pace, la ricchezza della Pace.
Solo quando c’è un’ingiustizia si comprende la necessità della Giustizia, si comprende tutto quello che la Giustizia racchiude in sé, che non è solo un bisogno che giustifica una vendetta, ma una ricchezza che porta a scelte precise, a comportamenti precisi, che nasce da valori precisi, sacrosanti, non negoziabili.
Risultati immagini per STRAGI ISISLa Pace, la Giustizia, la Libertà, la religione, la civiltà… hanno a che fare con il valore alto dell’Amore che canta alla Vita.
La Guerra ha come unico valore l’odio che porta alla Morte.
Come è possibile mettere in correlazione due concetti che si trovano su rette parallele?
Sono solo le soluzioni della nostra mente, non certamente quelli del nostro cuore!
La Guerra resta Guerra, solo Guerra.
Non c’entra con la Pace né tanto meno con la religione.
Queste sono giustificazioni mentali, definizioni burocratiche, regole giornalistiche che hanno sempre bisogno di trovare ‘’parole ad effetto’ oppure di racchiudere in uno slogan un’azione malvagia o inaccettabile.
La guerra è solo frutto di sopruso di uno sull’altro.
Ci sono, sparse nel mondo, decine di guerre che durano da anni, in cui non c’entrano né la civiltà, né la libertà, né la giustizia né la religione: si fa la guerra per quel barbaro bisogno di sangue, di sopraffazione sui propri simili, di Male, di concretizzare quella perversione che ha travolto il loro cuore e che ha bisogno di manifestarsi in un conflitto aperto: senza giustificazioni!
Quando nella guerra sono coinvolti bambini, donne, anziani, malati, popoli innocenti che non hanno attaccato nessuno e che non sanno come difendersi da nessuno… quando la guerra è contro chi non ha scelto la guerra, contro chi non vuole la guerra… ecco che la guerra rivela il suo vero volto, la sua vera motivazione… non la giustificazione ma la motivazione: si fa la guerra perché non si sa amare!
La guerra nasce dal cuore di chi non ama la Vita!
È questo l’unico motivo che può essere associato alla parola Guerra.
Tutte le altre aggettivazioni sono deviazioni del pensiero, giustificazioni della mente.
Il bisogno di guerra è la manifestazione di quell’inferno che ci si porta dentro e che guida ormai la propria vita senza più essere consapevoli di quello che si fa, perché quel bisogno diventa una bandiera, una motivazione giustificata, diventa ‘’la normalità’’, non si può più prescindere da quel bisogno perché è l’unica realtà che abita la propria vita ed è diventata un tutt’uno con il proprio essere.
È l’espressione massima della perversione del cuore!
Ci scandalizza il fatto che si uccida nel nome di Dio.
E perché questo ci scandalizza!?
Risultati immagini per STRAGI ISISQuante strumentazioni di altro genere, vengono fatte del nome di Dio, dannose e deleterie più o meno quanto una guerra?
Il nome di Dio è forse il nome più abusato e più violentato in assoluto: tanti pastori di sette, tanti santoni di religioni ‘’private’’, tanti imbroglioni ed impostori innalzano lodi a Dio mentre gli infliggono l’ennesima condanna a morte.
C’è un mondo distorto e perverso che usa il nome di Dio per fini personali e peggio ancora per fini commerciali, come la vendita del ‘’SIGILLO DI DIO’’, in formato tascabile come passepartout per la vita eterna.
Non è scandaloso questo!!!
Non uccide questo inganno!!!
Non fa stragi questa truffa!!!
Ecco, nel nome di Dio si compiono le frodi e gli inganni più disonesti e disumani.
La guerra è solo la massima espressione di quest’inganno, è solo il culmine di una totale perversione dell’animo umano che disconosce la sua stessa identità e il valore che sta alla base della sua stessa creaturalità.
È il sentirsi come Dio e al di sopra di Dio.
Quello stesso NOME che viene urlato durante ogni strage viene trucidato insieme a tutti gli innocenti che cadono sotto i colpi dei kalashnikov e delle cinture esplosive dei kamikaze.
È la forma più violenta e cruenta di genocidio e di deicidio contemporaneamente!
Se c’è la guerra è prova certa che Dio non c’è!
Risultati immagini per STRAGI ISISÈ un’incompatibilità naturale!
Impossibile metterli insieme se non forzando la Verità!
È prova certa che quel dio a cui s’inneggia non è più quel Dio che ci ha creati, ma quell’Essere che ha da sempre desiderato avere per sé quel trono regale, è ‘’un dio’’ che si fa dio pur non essendo Dio e il suo nome è tutt’altra cosa rispetto al Nome di Dio.
Il suo nome significa traditore, menzognero, colui che divide, colui che ostacola… quel dio posto sul trono del Creatore e al quale vengono dati poteri di vita e di morte, di giustizia e di libertà… quel dio ha un nome contrapposto a quello di Dio… è il suo nemico, non il suo sosia!
Ecco, noi tendiamo a confondere le cose, le idee, i concetti sacrosanti, tendiamo a motivarli partendo da presupposti sbagliati.
Sono in tanti quelli che dicono: vedete dove porta la religione? La religione porta alla guerra? Avete visto cosa porta a fare il vostro Dio? Nel Nome di Dio si uccide: non voglio far parte di coloro che credono in un Dio che uccide!
E dicendo questo non si riferiscono al dio islamico, ma a quello cristiano!
Ovviamente si confondono e si strumentalizzano i concetti religiosi, li si interpreta e li si legge come in un unico fascio, si fanno con troppa facilità associazioni di idee, si giunge con troppa superficialità a conclusioni sconclusionate e senza documentazione reale.
Una  guerra è sempre occasione per altre guerre, per giustificare i propri pregiudizi e i propri preconcetti o le proprie convinzioni sbagliate e pericolose.
Ecco… un articolo su BLOG.GIORNALE.IT che ci dà un’idea reale e immediata di quello che c’è intorno  a noi: ‘’Di fronte a questa grande fiera della banalità… l’unico sprazzo di autentica genialità che abbia visto in queste ore… La cosa più divertente e allo stesso tempo ragionevole che abbia letto… è una scritta su un muro. “……………………….’’ firmato… .
Cosa ci dice questa scritta? Che la gente comune vuole e deve avere la possibilità di giocarsela ad armi pari contro chiunque voglia fargli del male. Esattamente come nel vecchio West, 50% e %50%. E quindi? E quindi che ci diano la possibilità di armarci… magari nel Bataclan ci sarebbe stata una carneficina al contrario come accaduto in Texas poco tempo fa. E se al posto del cellulare per fare i video da postare sui social i testimoni della strage di Charlie Hebdo, avessero avuto un fucile?
Difendere sé stessi o la propria famiglia con annessa proprietà è la cosa più razionale del mondo ma noi preferiamo delegare questa funzione a chi poi non la esercita. Continueremo a morire.. e poi a fare i leoni dietro una tastiera invece che con una pistola in pugno… (blog.ilgiornale.it).
È una delle tante reazioni a quanto accade intorno a noi.
Risultati immagini per STRAGI ISISFrange estremiste che scatenano altre frange estremiste, odio che scatena altro odio, guerra che scatena altra guerra.
E l’autore che ha firmato l’articolo sopra riportato non ha certo a che fare con nessun credo né politico né religioso. Appartiene a gruppi di coloro che usano ‘’una giustizia personalizzata, fatta di attacchi e contrattacchi per motivi molto più banali e ingiustificabili: sono coloro che seminano morte negli stadi, che usano bastoni contro chi fa il tifo contrario al loro, che rovesciano bidoni della spazzatura, bruciano auto di gente innocente e spaccano vetrine e sfondano saracinesche di onesti lavoratori…
Ecco, anche loro vogliono dire la loro… e la loro è: ‘’armi in pugno’’, rivendico il diritto di giocare ad armi pari’’!
Ecco, giocare!!!
La parola-chiave è : giocare!
L’idea infantile e nefasta che la guerra sia un gioco!
Che la guerra sia un gioco a cui si ha diritto!
Ecco le distorsioni, le manipolazioni, le perversioni, le strumentalizzazioni civili, politiche, religiose… morali di una realtà che non ha giustificazione alcuna: la guerra è un reato, è un crimine, è un’atrocità che non ha giustificazione in niente… tanto meno in un diritto di ‘’giocare ad armi pari’’!
Tante cose e tanti interessi si nascondono dentro la parola ‘’GUERRA’’ e noi la usiamo per dare libero sfogo ai nostri bisogni infantili, alla violenza che spesso abita il nostro cuore, al bisogno di violenza, di dolore, di sangue che molti si portano dentro… per un gusto sadico e satanico di vedere l’altro in ginocchio davanti ad una lama che sta per tagliare la sua gola!
Non può essere una guerra religiosa la guerra di chi uccide chi non fa la guerra: i cristiani perseguitati e massacrati in tante parti del continente asiatico e africano non hanno fatto guerra a nessuno, non hanno fatto del proprio Dio una bandiera, ma solo una scelta di vita.
Ecco, è a causa di questa scelta che si uccide, è a causa di questa logica che si uccide.
È la LOGICA DELL’AMORE che non si sopporta!
È vero, ci sono tanti intrallazzi e tanti interessi dietro a questo furore incarnato dall’ISIS, ci sono tanti giri illeciti e tante compartecipazioni da parte di occidentali che trovano nel loro inferocirsi un’occasione di guadagno…
E’ vero… c’è un inferno nel quale in tanti hanno potere e fanno il doppio gioco: implorano pace e giustizia di giorno, complottano nelle tenebre di notte!
È vero… la responsabilità è di tanti che se ne stanno nei loro palazzi dorati e affrescati, in giacca e cravatta, a fare bei discorsi prima e a fare tutto il contrario subito dopo… a tirare la palla e a nascondere la mano.
Questa guerra è la conseguenza naturale di un mondo disonesto che fa affari sull’illegalità da tempo e che sfrutta l’argomento religioso o quello della civiltà per camuffare e confondere le idee!
No, la guerra non ha nomi né aggettivazioni né giustificazioni; la guerra ha un suo percorso: nasce dall’illegalità, dagli abusi, dagli sfruttamenti, dalle ingiustizie che passano per diritti, dai doveri che fanno gli interessi personali e non quelli collettivi, dalle occasioni di profitto senza limiti contro ogni  legge umana, civile, religiosa o morale.
Non c’è un’escalation della guerra, ma c’è un percorso ovvio che parte da precise situazioni e porta a naturali conclusioni; è un percorso già predefinito, niente sorprese né demagogiche elucubrazioni: ma un percorso standard, logico e cronologico…
Ciò che è male non può portare mai al bene per nessuno.
La frode, la corruzione non potranno mai portare alla pace, non c’entrano mai con la fede o il Nome di Dio.
È una legge della Natura: il Bene e il Male non potranno mai essere la stessa cosa, per natura sono destinati ad essere concetti opposti, l’uno negherà sempre l’altro, non potranno mai patteggiare o scendere a compromessi per una pacifica convivenza!
E noi ci illudiamo: se c’è del marcio dove si è fatto credere ci sia del Bene … prima o poi tutto verrà fuori e si mostrerà per quello che è: inganno, frode, corruzione… immoralità!
Risultati immagini per STRAGI ISISEcco da dove nasce la guerra!
Che la si voglia far passare come guerra di civiltà o guerra di religione per addolcire e manipolare il giudizio della Storia è un’ulteriore inganno agli occhi del mondo.
È un voler giustificare l’ingiustificabile, è un voler purificare mani che portano il sangue da tempo, che grondano sangue da ventenni, che usano le armi come un gioco mentre infieriscono a colpi di macete contro bambini e donne che non chiedono nulla se non di vivere nel silenzio e nella povertà.
No, nessuna religione può armare una mano… è contro la sua stessa natura: per conseguenza logica la religione non ha niente a che fare con la guerra.
Se la si strumentalizza per giustificare i propri atti, non è la religione ad essere in causa o ad essere la causa stessa della guerra, ma l’atto, la volontà e la motivazione di chi la usa per scopi personali e che non si ferma neanche davanti all’impostura più satanica che ci sia: quella di usare Dio per distruggere il Suo stesso Nome e le creature che Egli ha creato!
Non si possono aggettivare le guerre: esse sono solo GUERRE!!!
E la guerra ha un solo scopo e un solo obiettivo, una sola origine e una sola causa, tutte le guerre della storia sono accomunate da un denominatore comune che ne delinea perfettamente l’idea, le cause e le conseguenze, sempre le stesse da sempre: IL MALE!
È L’AZIONE CONCRETA DEL MALE, COSI’ PERVERSA DA SERVIRSI DEL BENE PER OTTENERE CIO’ CHE BRAMA: L’AUTODISTRUZIONE DI UN’UMANITA’.
LA VITTORIA PIU’ TOTALE DEL MALE E' L’AVER PORTATO L’UOMO A STERMINARE SE STESSO.
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UNA GUERRA, QUALSIASI GUERRA, IN QUALUNQUE TEMPO… E’  SOLO QUESTO:
LA MANIFESTAZIONE CONCRETA E ASSOLUTA DELLA VIOLENZA DELL’UOMO CHE LO PORTA AD UCCIDERE L’ALTRO UOMO!

NON BISOGNA LASCIARSI CONDIZIONARE DAI DISCORSI GIORNALISTICI O DA QUELLI FATTI NEI SALOTTI  TELEVISIVI: LA GUERRA E’ SOLO ESPRESSIONE DEL MALE.
E PER COMBATTERE IL MALE C’E’ UNA SOLA STRADA!
UNA SOLA!
SOLO UNA!
LA VERITA’!!!



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