![]() |
| UN CANTO DI SPERANZA |
Ricordando la drammaticità dei fatti recenti ai quali abbiamo
assistito impotenti e sconcertati; ricordando le lacrime, la disperazione di
tante madri che hanno visto partire i loro figli in cerca di un futuro di pace
e che non potranno più riabbracciare se non guardando una foto; le tante bare
messe in fila, senza un nome, senza un volto, identificate solo da un numero,
anonime fino all’ultimo; le tante bare bianche calate nelle fosse comuni; le
tante ingiustizie sociali, le tante indifferenze e i tanti Pilato, che parlano bene e si lavano le mani nel momento
dell’agire; i tanti profughi sfuggiti alla morte e rimasti prigionieri nei
campi di accoglienza, che spesso non sono altro che accampamenti di
fortuna al limite della sopravvivenza;
le tante promesse fatte e non sempre mantenute... ecco, ripensando a tutto
questo… in questo mese di novembre sembra che tutto sia un po’ più oscuro, più
triste, più spento; c’è una delusione in più, una ferita in più, una tristezza
maggiore per i tanti volti che non ci sono più, anche una rabbia in più per chi
è causa, diretta o indiretta, di tutto questo.
C’È UN DOLORE IN PIÙ
NEL CUORE DI TUTTI.
Ecco, a tutti coloro che hanno pianto con chi ha pianto,
che hanno sofferto con chi ha sofferto,
che hanno sperato con chi ha sperato…
che hanno sofferto con chi ha sofferto,
che hanno sperato con chi ha sperato…
a
tutti loro è dedicato questo canto
‘’BENVENUTO SOLE’’
Apparentemente sembra un canto triste, perché mette in
risalto i mali del nostro tempo, la condizione spersonalizzata dell’uomo
moderno; in realtà non lo è, perché, se pur lo sguardo sulla realtà ci riempia
di tristezza, non possiamo e non dobbiamo ignorare quello che accade intorno a
noi, ma dobbiamo prenderne coscienza, riflettere sui fatti accaduti, non
dimenticarli, tenerli vivi nei nostri pensieri, solo così possiamo sperare che
non si ripetano mai più.
Questa poesia vuole essere un canto di speranza per il nostro caro vecchio sole che torna a visitarci
ogni mattina, per l’alba nuova che sorge nonostante tutto, per il calore dei
suoi raggi che vengono a riscaldare il nostro cuore gelido e indurito dai
nostri egoismi, a dare vita a quell’aridità in cui da troppo tempo ci troviamo a
vivere; è un canto al ‘’ sole della
speranza’’, un ringraziamento per il suo esserci, per il suo risplendere
tanto sui vivi quanto sui morti, tanto sugli uomini giusti quanto sui tiranni;
per il suo ricordarci che c’è qualcosa alla quale non dobbiamo rinunciare mai:
la nostra speranza contro ogni disperazione;
perché il sole è
vita,
è fonte di vita,
origine della vita,
pertanto è…
speranza della vita che non muore,
ma che sempre si rinnova,
speranza di rinascita.
è fonte di vita,
origine della vita,
pertanto è…
speranza della vita che non muore,
ma che sempre si rinnova,
speranza di rinascita.
Anche quando sembra che tutto sia perso, che non ci siano né soluzioni
nè via d’uscita o, peggio ancora, nessuna possibilità di vita, anche in questi
casi… il sole non si arrende e dopo la tempesta torna a risplendere più
luminoso di prima.
Così noi…
come il sole…
riprendiamo, colmi di speranza,
come il sole…
riprendiamo, colmi di speranza,
il
cammino tempestoso
- e pur sempre nuovo ed entusiasmante -
della vita!
- e pur sempre nuovo ed entusiasmante -
della vita!
‘’BENVENUTO SOLE’’ vuole essere un raggio di luce che viene ad
illuminare per un attimo il nostro
sguardo triste per le tragedie del presente e a farci indovinare la primavera
che verrà, il mondo che si risveglierà, la vita che tornerà a far da padrona sulle
strade polverose e spesso pericolose di questo nostro caro mondo.
È un canto di speranza, dunque, per chi non vuole vivere di
illusioni, del ‘’tutto va bene’’ ma, pur vivendo in mezzo ai mali del mondo. li legge
in un’ottica di speranza, tenendo lo sguardo alto sul futuro, che seppure non
mostri segni visibili di speranza, di gioia… li lascia intravedere in quel
raggio di sole che torna ogni mattina dietro alle nostre finestre chiuse
aspettando che una mano le apra per sperimentare ancora la carezza dolce della vita
che chiede soltanto di vivere, perché, in fondo, il bello della vita… altro non
è … se non… VIVERE!
Vivere la vita con tutte le sue emozioni, i suoi dispiaceri,
le sue speranze, i suoi sogni interrotti, le sue lacrime, i suoi vuoti, le sue
risate, le sue amicizie, le sue sconfitte e le sue vittorie; vivere
intensamente e pienamente ogni cosa che viene… perché tutto FA VITA, nella sua
complessa semplicità
o nella sua semplice complessità.
Tutto fa vita:
il ridere come il piangere,
il gioire come il soffrire,
il ridere come il piangere,
il gioire come il soffrire,
il nascere come… il morire!
Questa nostra vita è un ‘’laboratorio sperimentale’’, perché ogni
giorno sperimentiamo cose nuove, applichiamo esperienze vissute, tiriamo
conclusioni sul nostro andare, aggiungiamo pagine di vita e le rileggiamo alla luce dei nostri
sentimenti e delle nostre emozioni… in sostanza… VIVIAMO!
Sì, il bello della vita…
altro non è …
se non… VIVERE…
nonostante tutto…
SEMPRE!
altro non è …
se non… VIVERE…
nonostante tutto…
SEMPRE!
BENVENUTO SOLE
sulle piaghe del mondo,
sulle solitudini implacabili,
sull’urlo silenzioso
che straripa dai ricordi.
BENVENUTO SOLE
sulle pietre del nostro cuore
sulle foto di bimbi
incassate dentro i muri,
sui volti inondati di lacrime,
sulle foreste che non cantano più.
BENVENUTO SOLE
sulle memorie stanche,
sui tramonti non vissuti,
sull’assurdità del presente.
BENVENUTO SOLE
sui nostri sguardi tristi,
sul grigiore di questo mondo;
sulla nostra fame di vita
sommersa nei flutti ingordi del mare!
BENVENUTO SOLE
sulle crepe del nostro andare,
sui naufragi del nostro partire,
sulle ali spezzate dal vento di tramontana!
OH, BENVENUTO SOLE,
sì, benvenuto a te
a te che vieni a dar vita
ai semi spenti delle nostre speranze,
sepolte con i fiori deposti su una bara;
a te… che vieni a portarci un sorriso ancora nuovo
sul dolore che ci viene a visitare!
BENVENUTO SEI SEMPRE O SOLE,
sulle nostre anime appassite,
sui nostri occhi assonnati
che non riescono a dormire
per le ombre che ci vengono ad abitare;
sulle nostre mani fragili
che pur cercano mani da stringere ancora;
sui nostri cuori che…seppure chiusi
restano pur sempre luogo
privilegiato
terreno fertile dell’amore
presente… futuro… e passato!

Nessun commento:
Posta un commento