sabato 19 ottobre 2013


CREDERE … E’ GIA’ VIVERE!

Dopo l’immane tragedia del 3 ottobre scorso, che ha visto la morte di oltre 300 immigrati, hanno continuato ad alternarsi notizie di sbarchi, di salvataggi e purtroppo ancora di naufragi e morti… ancora troppi morti!

Fra le tante immagini e le tante interviste proposte dalla televisione, una mi ha colpita in maniera particolare: un immigrato eritreo aveva consigliato al fratello, ancora in Eritrea, di non partire; il viaggio, già di per sé rischioso, dopo quello che è successo negli ultimi tempi,  sarebbe potuto essere ancora più rischioso; il fratello gli ha risposto così: ‘’E’ meglio morire in mare che nel mio Paese!’’.

Questa risposta dice tante cose: dice la gravità della situazione in questo Paese a molti sconosciuto, se non dal punto di vista geografico, almeno da quello socio-politico-economico.

Dice la voglia di vivere, la voglia di sperare, la voglia di libertà, che emergono con più forza quando qualcuno cerca di farle tacere… di farle morire.

È il caso di dire che ‘’il rischio vale la candela’’, cioè vale la pena rischiare la vita se questa è un’opportunità per un futuro migliore.

Possiamo anche chiamarla ‘’incoscienza giovanile’’, in realtà è semplicemente la risposta dell’uomo davanti alla prospettiva di una vita senza futuro; il bisogno di vivere, di essere felice sono così forti nell’uomo al punto da spingerlo a sfidare la morte.

Si tratta di quei bisogni  che appartengono all’uomo di sempre e di ogni luogo.

Noi che viviamo immersi in una cultura di morte, abbiamo anestetizzato quasi questo bisogno così naturale; sembra proprio che la morte prevalga sulla vita… forse nasce proprio da questo nostro atteggiamento  quell’indifferenza davanti alla morte… che diventa ancora più sconcertante  quando si assiste IMMOBILI davanti allo sterminio di interi popoli!

Questi ragazzi che vengono da ‘’luoghi di morte’’ conoscono molto bene, invece, il valore della vita;  la sentono esplodere nei loro anni; ci richiamano un po’ alla nostra vera natura, alla forza della vita che spinge a lottare per  non morire; sono coloro che sanno ancora scommettere sul proprio futuro.

Grazie, ragazzi, perché risvegliate dentro di noi il nostro assopito desiderio di credere ancora nella vita.

CREDERE NELLA VITA… È GIÀ VIVERLA!

Dedicata a  tutti coloro che, nonostante tutto, hanno il coraggio di credere che la vita vince sempre…


IL CREDO DELL’IMMIGRATO

Credo.

Ancora credo

Ancora amo

Ancora vivo

Vivo ancora… perché credo

Credo in un mondo che può essere ancora bello

perché bello è stato creato

Credo in una vita che può essere ancora  buona

perché buona è stata plasmata

Credo in un uomo che può essere ancora fratello

perché fratello è stato generato

Credo in una giustizia che può essere ancora vera

perché nella Verità è stata pensata

Credo nel prossimo che sappia ancora amare

perché d’amore è stato impastato

Credo nel dolore che lacera la Storia

perché dal Sangue un giorno nacque… la Gloria 

Credo nella pace che ancora potrà venire

perché la vita è vita e non la si può non benedire

Credo e spero nella tenerezza di Dio

Credo… e per questo… il futuro sarà mio!

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