CREDERE … E’ GIA’ VIVERE!
Dopo l’immane tragedia del 3 ottobre
scorso, che ha visto la morte di oltre 300 immigrati, hanno continuato ad alternarsi
notizie di sbarchi, di salvataggi e purtroppo ancora di naufragi e morti… ancora
troppi morti!
Fra le tante immagini e le tante
interviste proposte dalla televisione, una mi ha colpita in maniera
particolare: un immigrato eritreo aveva consigliato al fratello, ancora in
Eritrea, di non partire; il viaggio, già di per sé rischioso, dopo quello che è
successo negli ultimi tempi, sarebbe
potuto essere ancora più rischioso; il fratello gli ha risposto così: ‘’E’ meglio morire in mare che nel mio
Paese!’’.
Questa risposta dice tante cose: dice
la gravità della situazione in questo Paese a molti sconosciuto, se non dal
punto di vista geografico, almeno da quello socio-politico-economico.
Dice la voglia di vivere, la voglia di
sperare, la voglia di libertà, che emergono con più forza quando qualcuno cerca
di farle tacere… di farle morire.
È il caso di dire che ‘’il rischio vale
la candela’’, cioè vale la pena rischiare la vita se questa è un’opportunità
per un futuro migliore.
Possiamo anche chiamarla ‘’incoscienza
giovanile’’, in realtà è semplicemente la risposta dell’uomo davanti alla
prospettiva di una vita senza futuro; il bisogno di vivere, di essere felice
sono così forti nell’uomo al punto da spingerlo a sfidare la morte.
Si tratta di quei bisogni che appartengono all’uomo di sempre e di ogni
luogo.
Noi che viviamo immersi in una cultura
di morte, abbiamo anestetizzato quasi questo bisogno così naturale; sembra
proprio che la morte prevalga sulla vita… forse nasce proprio da questo nostro
atteggiamento quell’indifferenza davanti
alla morte… che diventa ancora più sconcertante quando si assiste IMMOBILI davanti allo sterminio di interi popoli!
Questi ragazzi che vengono da ‘’luoghi di morte’’ conoscono molto bene,
invece, il valore della vita; la sentono
esplodere nei loro anni; ci richiamano un po’ alla nostra vera natura, alla
forza della vita che spinge a lottare per
non morire; sono coloro che sanno ancora scommettere sul proprio futuro.
Grazie, ragazzi, perché risvegliate
dentro di noi il nostro assopito desiderio di credere ancora nella vita.
CREDERE NELLA VITA… È GIÀ VIVERLA!
Dedicata a tutti coloro che, nonostante tutto, hanno il
coraggio di credere che la vita vince sempre…
IL CREDO DELL’IMMIGRATO
Credo.
Ancora credo
Ancora amo
Ancora vivo
Vivo ancora… perché credo
Credo in un mondo che può essere ancora bello
perché bello è stato creato
Credo in una vita che può essere ancora buona
perché buona è stata plasmata
Credo in un uomo che può essere ancora fratello
perché fratello è stato generato
Credo in una giustizia che può essere ancora vera
perché nella Verità è stata pensata
Credo nel prossimo che sappia ancora amare
perché d’amore è stato impastato
Credo nel dolore che lacera la Storia
perché dal Sangue un giorno nacque… la Gloria
Credo nella pace che ancora potrà venire
perché la vita è vita e non la si può non benedire
Credo e spero nella tenerezza di Dio
Credo… e per questo… il futuro sarà mio!

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