
Papa Francesco: I poveri
non siano fonte di guadagno
«C’è tanto bisogno di
testimoniare il valore della gratuità: i poveri non possono diventare
un’occasione di guadagno!». Lo ha detto ieri Papa Francesco parlando alla
Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario. E ha poi
aggiunto che «i movimenti migratori sollecitano adeguate modalità di
accoglienza che non lascino i migranti in balia del mare e di bande di
trafficanti senza scrupoli». Parole non nuove del Pontefice ma che assumono un
rilievo particolare alla luce dello scandalo che sta investendo Roma. E se
Francesco non ha fatto riferimenti specifici, molto più diretto è stato il
direttore della Caritas romana, mons. Enrico Feroci, che ai microfoni di Tv2000
ha definito «sciacalli» quanti speculano sui poveri. A proposito della frase
intercettata «si fanno più soldi con gli immigrati che con la droga», monsignor
Feroci ha detto che «sentendo queste parole mi è venuta in mente un'altra
intercettazione: quella legata agli affari sul terremoto dell'Aquila. Muoiono
le persone, tanto dolore, cadono le case, sconcerto, ma quello che ci ha
sconcertato di più è stato sentire le risate delle persone, si parlavano e
dicevano: adesso noi ci faremo il guadagno sopra... oppure vedere persone che
andavano nelle case a rubare. Li chiamavamo sciacalli». Oggi, ha proseguito,
«credo che la parola che si debba utilizzare per queste persone che utilizzano
gli ultimi, i poveri per fare interessi, sia sciacallaggio. Purtroppo, la
dobbiamo dire e quanto accaduto ci deve spingere ad un esame di coscienza»
(Da http://www.iltempo.it)
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