mercoledì 24 febbraio 2016

PAGINE DI STORIA



INUTILE COMMUOVERSI E NON FARE PIÙ NULLA

’ I dati diffusi da Europol sono molto allarmanti ed inquietanti’’.
Non nasconde la preoccupazione, la vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Sandra Zampa. Lei è anche la firmataria di una legge per il riordino dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che porta il suo nome.
I minori stranieri sono le persone più a rischio fra quelle che affrontano il grande esodo sud-nord – sostiene Zampa – e non solo quelli non accompagnati. Quelli con famiglia che spesso sono anche i più piccoli, sono costretti a vivere le drammatiche esperienze del viaggio’’  (a piedi, in mare, con il freddo e spesso con poco o senza cibo ed acqua).
’Quelli non accompagnati – prosegue Zampa – sono spesso  giovani distrutti, che hanno subito ogni tipo di violenza’’.
Il punto più dolente, rimarca la deputata : ‘’ E’ nella prima fase dopo lo sbarco. L’80% di loro deve mantenere la famiglia lasciata al paese d’origine e devono entrare sin da subito in un sistema protetto. Se ciò non avviene, vengono subito assoldati dalla malavita. Le ragazze finiscono sul marciapiede.’’.
Fra le misure concrete per salvare i bimbi e i minori che fuggono dalla fame e dalla guerra, nella sua proposta di legge, Zampa chiede di intervenire nei luoghi di partenza, con l’istituzione di corridoi umanitari.
’Il progetto ordina e mette a sistema tutte le procedure, dallo sbarco alla messa in sicurezza che deve avvenire anche con il supporto degli psicologi e soprattutto in una distribuzione delle presenze sul territorio ‘’ spiega.
’C’è una grande commozione quando c’è il cadavere di un bambino su una spiaggia greca – conclude – però poi finisce tutto lì’’.
Anche per Save the Children  il dato Europol ‘’è un dato importante, che non stupisce e che evidenzia un fenomeno che da tempo come organizzazione stiamo portando all’attenzione sia delle istituzioni che dell’opinione pubblica’’.

Il fenomeno , spiega Viviana Valastro, responsabile del programma protezione minori migranti ‘’riguarda soprattutto minori di nazionalità eritrea, somale e siriana. In media hanno un’età tra i 15  e i  17 anni anche se ci sono stati casi di ragazzini più piccoli di 13 – 14 anni, l’eccezione è il bambino di 11 anni’’. (da Avvenire del 2.2.216)

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