martedì 27 agosto 2013


Vivere senza paure,
oltre la paura ci sono i sogni,
oltre l'insicurezza ci sono i nostri progetti.
C'è un mondo fatto di cadute ma anche di risalite e vittorie
per cui bisogna vivere.
Vivi senza paure,
vai e dì a te stesso: io non ho paura! AQIB
Caro Aqib, riporto con grande gioia, in primo piano, il tuo commento espresso con un così bel linguaggio poetico e ne sono felice, perchè questo tuo modo di esprimerti mi dà la dimensione della tua sensibilità e della tua forza di vivere.
Il poeta non è colui che studia poesia su libri di ogni genere, ma chi riesce a trasformare la sua vita in poesia nonostante i drammi di ogni genere.
Mantenere questa sensibilità nonostante le atrocità della vita è un esempio brillante e raro, direi, di come è possibile impedire alla guerra di distruggere, mortificare, ammutolire la voce della vita che urla dentro di noi ed è più forte di qualunque granata che frantuma una città come un castello di sabbia.
Un esempio per noi, poi, che moriamo di disperazione anche in mezzo all’abbondanza della vita e non sappiamo più cogliere la sua forza nelle nostre emozioni.
Le tue parole mi fanno venire in mente un pensiero di Raoul Follereau, famoso per il suo impegno fra gli ultimi, soprattutto fra i malati di lebbra, una piaga tutt’altro che sconfitta in questi nostri tempi moderni.
Lui diceva: ‘’Perché il malato di lebbra cessi di essere lebbroso, bisogna guarire quelli che stanno bene. Bisogna guarire quelle persone terribilmente fortunate che siamo noi da un’altra lebbra, singolarmente più contagiosa e più sordida e più miserabile: la paura.
La paura e l’indifferenza che troppo spesso porta con sé…
Verrà un giorno nel quale ci sarà posto per tutti’’.

Queste parole, scritte circa mezzo secolo fa, sembrano scritte ieri  e sono, purtroppo, drammaticamente valide ed applicabili alla realtà che tanti di voi state vivendo.

La vostra… ma soprattutto’’ la nostra paura’’, che è molto più grave della vostra, perché se la vostra è legittima, la nostra è, a dir poco, assurda!

Come ingiustificabile è la nostra indifferenza che genera sconforto, scoraggiamento, disagio, tristezza in chi, fuggendo da un mondo in guerra, si trova in mezzo ad un’altra ‘’guerra’’ in un mondo che pur dice di essere in pace.

Mi ha colpito, infine, in maniera particolare, una tua espressione, quel tuo ‘’… PER CUI BISOGNA VIVERE…’’

È meraviglioso  come riesci a centrare il cuore delle cose e a superare le barriere della miseria umana …’’ per cui bisogna vivere’’, come a dire che nonostante tutto la vita vince sempre, la voglia di vivere supera la paura di morire.

Chi come voi ha incontrato la morte faccia a faccia ogni giorno della sua vita, ha imparato che la vita vale la speranza, che la vera lotta non è tanto contro il nemico che imbraccia un fucile, quanto contro la disperazione che uccide la vita nella sua essenza più intima, nel suo bisogno e nella sua voglia di essere vissuta, perché questo, in fondo, è l’unica cosa che legittima la sua presenza, la bellezza e la grandezza del dono che ci è stato fatto: vivere la vita anche quando il mondo le fa guerra!

Il tuo ‘’per cui bisogna vivere’ bisognerebbe scriverlo a carattere cubitali sulla vetta più alta del mondo… bisogna vivere… la nostra fatica quotidiana è vivere… nonostante tutto… VIVERE…, ricordandosi sempre che … è una fatica … una lotta … ma è la lotta più giusta, più necessaria … ma soprattutto più entusiasmante che si possa mai fare.

La Vita è una conquista… è un campo di battaglia dove il nemico non sempre è visibile, dove le forze possono venire anche a mancare, dove l’alba non ha ritmi normali… a volte ci mette mesi, anni… per riuscire finalmente a bucare le tenebre… ma quanto è bello, quanto è strepitoso l’attraversare la notte buia e poi dire: bentornato sole, lo sapevo che prima o poi saresti arrivato!
Ti aspettavo. Vieni, inonda la mia vita!
Il sole è vita. La Vita è ciò che fa risplendere e muove  la Creazione tutta!

Un abbraccio a tutti voi!

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