‘’AGIRE ORA E' GIA' TARDI’’
‘’Una nuova
immane tragedia’’ così il
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, commenta le notizie dell’ultima
tragedia di Lampedusa di febbraio scorso.
Ma il capo dello Stato che segue da vicino la vicenda
esprime anche ‘’l’apprezzamento per l’opera
dei soccorritori che ha permesso di
salvare molte vite’’. Sembra un invito a evitare polemiche, cosa che fa
esplicitamente il premier Renzi:
’’ Quando
ci sono i morti, anche soltanto per rispetto, l’idea di usarli come
strumentalizzazione fa male al cuore… Non è che con Mare Nostrum non si moriva
e ora si muore. Si può chiedere all’Europa di fare di più e lo faremo al
Consiglio Europeo. Queste operazioni non risolveranno mai il problema fino a quando
non risolveremo il caso della Libia… non il derby tra chi vuole Mare Nostrum o
Triton’’.
Anche per il responsabile degli Esteri, Gentiloni, ‘’Triton è un inizio ma non è sufficiente’’
e per questo va dato ‘’molto chiaramente un messaggio all’UE’’.
Un messaggio che arriva anche dal Viminale: ’’Non esiste e non può esistere un’operazione
che sconfigga la morte in mare. È ipocrita e strumentale sostenerlo, affermano
fonti del ministero dopo aver reso noto che durante l’operazione Mare Nostrum
si sono registrati 3363 tra cadaveri e dispersi.
Un ripensamento
dell’attuale missione di Triton lo chiede anche la presidente della Camera
Laura Boldrini, a lungo portavoce Acnur ‘’ Di fronte a questa strage non si può
non prendere atto che l’operazione Triton è inadeguata. Si confermano tutte le
preoccupazioni che in molti avevamo sull’Europa . L’Europa deve dotarsi di un
sistema di monitoraggio e salvataggio ben più efficace. Altrimenti ogni
espressione di dolore per le tragedie avrò il segno dell’ipocrisia.
Un appello che
fa anche il presidente del Senato, Pietro Grasso: ‘’ Siamo tutti chiamati come
cittadini europei a rispondere non a un
tribunale ma alla nostra coscienza per ciascuna delle vittime del Mediterraneo.
Esseri umani come noi: uomini, donne e bambini aggrappati ad una speranza più
che ad una zattera. Agire ora è già troppo tardi’’. ( da AVVENIRE 12.2.15)
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È vero: agire ora è già troppo tardi… ma purtroppo sappiamo anche bene
che ‘’quell’agire ora’’ sarà sempre troppo tardi, perché è un ‘‘ora’’ non definito
e non definibile considerata l’intera situazione nazionale ed internazionale.
E pur tuttavia è un ‘’ora’’
urgente e necessario!
I tempi storici, purtroppo, non sempre corrispondono ai tempi umani,
quasi che la Storia andasse avanti senza tener conto delle esigenze umane, come
se fossero due percorsi a se stanti.
Se la Storia e l’uomo sono due realtà distinte e separate, è la
conferma che tutto è ormai disumanizzato, compresa la Storia che è il cammino
dell’uomo per eccellenza… come dire … la Storia esiste perché esiste l’uomo!
Ma l’uomo ormai sembra che non sia più necessario, neanche per segnare
il cammino della Storia, perché tutto si muove in funzione di qualcos’altro…
che sia la politica, l’economia, il mondo finanziario, quello culturale… tutto
è stato ideolocizzato e l’ideologia ha sostituito l’uomo; la sua presenza reale
e i suoi bisogni sono stati sostituiti da idee e teoremi così che l’uomo è
diventato strumentale ad essi… cioè… prima l’idea poi l’uomo.
Questo vuol dire che i tempi per affrontare e caso mai risolvere i
problemi degli uomini si allungano sempre di più, a scapito di quell’ ‘’ora’’ il cui concretizzarsi e realizzarsi
diventa tanto più impellente quanto più necessario, per limitare, se non per
evitare, altre tragedie annunciate.
C’è da pensarci seriamente e… caso mai fare i conti con una Storia che
pare sfugga non solo dalle mani ma anche dai tempi storici dei bisogni umani…
primi tra i quali… il bisogno di vivere, il bisogno della pace, il bisogno di
una Patria, il bisogno di una libertà civile e religiosa!

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