mercoledì 23 settembre 2015



Migranti: nuovi scontri in Ungheria. Ban Ki-moon: "Trattamento inaccettabile"

FILO SPINATO

Filo spinato che mi stringi le mani
Non premere così forte sui miei domani

Filo spinato che mi stringi i piedi
lasciami andare… è solo vita quel che ti chiedo

Filo spinato che mi afferri le spalle
Non sono tuo nemico… non credere alle balle

Filo spinato che mi laceri il petto
Vedi son qui sotto il sole … pietà da te mi aspetto

Filo spinato che mi strappi la pelle
Sono stanco… per mesi ho camminato
a piedi nudi sotto le stelle

Filo spinato che mi strappi i sogni
non consegnarmi all’avida morte
vedi… son così pochi i miei bisogni!

Filo spinato che mi strazi i pensieri
non fare anche tu gli sbagli storici di ieri

Filo spinato che mi squarci il cuore
Lo vedi… lo senti… questo affranto mio dolore!

Non ho più casa, né patria, né passato
son un profugo, son disperato,
ho le mani vuote e son disarmato,
ho visto gli orrori di una guerra sbagliata
ho troppa paura per la mia famiglia
per questa mia figlia che appena mi è nata…

…  tu che te ne stai lì ad impedirmi il passaggio
vuoi tu ascoltare il pericoloso mio viaggio?

Vengo da lontano, sono stanco, ho fame, ho paura
certo partire non è stata un’avventura…
almeno tu che non ti sciogli al sole
almeno tu … riesci a capire le mie parole?

Sei duro, sei d’acciaio, non ti pieghi e non ti spezzi
ma laceri e frantumi, il mio volto puoi ridurre a pezzi…
ma io lo so… tu che te ne stai  sull’alto del muro
e in basso ci guardi con quello sguardo duro

io lo so che servi una causa che non è giustizia
e piangi… lo  so… sulla nostra disgrazia

tu sai quanto male mi puoi fare
se  su di te mi volessi arrampicare…
perciò ti prego… piega le tue punte di ferro
soltanto un po’ perché possa partire
so che non hai un cuore
so che non puoi provare dolore
se la mia pelle ti resta impigliata
so che non è tua questa scelta sbagliata

ma anche un filo spinato può  provare pietà
di fronte ad un padre che più speranza non ha

se  torno indietro la nostra vita è finita
ho 4 bambini… e niente nelle mani

il mio Paese è un inferno
cadon le bombe non le puoi evitare
dalla morte è impossibile scappare,

il mare poi… lo sai… è ormai un cimitero
più che di pesci… di tombe è ormai pieno;

piega i tuoi aculei, ti prego, non farci del male
proteggici tu nella notte… aiutaci a passare!


-          Io son solo un filo di ferro, un cuore non ho,
non ho mani né piedi e piangere non so,
ma tu mi sciogli come neve al sole
la tua storia scioglie i miei nodi
vorrei… poterti vedere contento
ogni uomo dovrebbe poter andare dove vuole!

Non posso scendere da questo muro che ti sbarra la via
se potessi… per te mi farei acqua, pane, viatico buono
ma son di ferro e son quel che sono;

son filo spinato e altro non so fare
ma se potessi mi autodistruggerei
perché a nessuno mancasse la libertà…

se anche strappo e lacero crudele io non sono,
se ignobile mi fecero
fu solo per servire l’umana malvagità;

io non uccido nessuno:
lo sai che è l’uomo, tuo fratello,
il tuo vero nemico, il numero uno:

io volentieri ti farei passare
ma non son io che decido il tuo futuro:
vedi… c’è qualcosa di più duro di me
c’è qualcuno che non ti vuole e sai perché?

Perché ancora non ha capito
che il mondo è uno solo
e continua a dividerlo a pezzi,
col filo spinato segna il suo confine
con un muro alto più alto…
che sembra non abbia più fine;

 io son fatto per stare sopra i muri
ma se mi guardo intorno ci son uomini più duri:
tu cerchi la pace, tu scappi dalla guerra
ma qui… qui... in questo mondo più spietato di me
la pace… la pace… ancora non c’è!




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