ED OGGI, RAGAZZI, BACI, ABBRACCI E SCINTILLE
PERCHÉ, INCREDIBILE, SIAMO ARRIVATI A MILLE!!!!!!!!
LA GRANDE FAMIGLIA DI CAMPOMAGGIORE
HA DILATATO, OLTRE MISURA, I CONFINI DEL SUO CUORE!
UN GRANDE GRAZIE AD IRACHENI, TEDESCHI ED AFGANI,
RUSSI, SERBI ED ANCHE AMERICANI
DI CERTO NON MANCANO GLI ITALIANI…
CHE, FELICI, A TUTTI ... TENDONO LE MANI
DA QUESTO BLOG AFFETTUOSAMENTE
TUTTI VI ABBRACCIA LA VOSTRA ANONIMA CORRISPONDENTE |
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| DOMANDE ... E RISPOSTE |
EMRAN JAN
Di fronte
a queste domande, caro Emran, l’uomo si
pone in maniera diversa, a secondo di quella che è la logica che guida la sua vita.
C’è una
parte, purtroppo piuttosto numerosa, che di fronte ai drammi della vita, come
quello della fame nel mondo, punta il dito contro un Dio ritenuto così cattivo
da volere o perlomeno da permettere che l’uomo soffra così atrocemente, che
gode del dolore dell’uomo e che se ne sta nel suo cielo a godersi questo
spettacolo senza muovere un dito, senza intervenire in nessun modo.Accusando Dio, naturalmente, ci si tira fuori da ogni responsabilità, c’è qualcuno … anzi Uno solo che deve farsi carico di questi problemi… all’uomo non è dato risolverli… tocca a Dio.
Certo, una teoria molto comoda e molto pratica, ideale per vivere senza incubi e… senza coscienza.
Se ci fosse un briciolo di coscienza… la logica sarebbe molto diversa.
Sono quelli che accusano senza chiedersi se c’è qualcosa di vero o di giusto nelle loro accuse.
Ma dato che quell’accusa è una scelta di comodo… è chiaro che non gli conviene chiedersi se l’Accusato è davvero colpevole o meno … questa giustificazione dei fatti gli permette di dormire tranquillo. Questo gli basta.
Non sono io… ma Dio che ha fatto questo. Non posso farci niente! È Lui che comanda. È Lui che decide.
Io sono impotente.
Certo, una soluzione proprio comoda, non c’è che dire!
C’è poi una parte della popolazione che di fronte a queste domande resta indifferente, si gira dall’altro lato, finge di non capire e di non vedere, rimanda il tutto agli altri; c’è sempre qualcun altro che se ne deve occupare, non è un problema che riguarda la sua vita… ha ben altro a cui pensare… magari non sa quale canale televisivo vedere … ed è in profonda crisi perché vorrebbe vederne due contemporaneamente e non può… ha, cioè, i suoi presunti problemi… anzi il problema vero e proprio è solo uno: egocentrismo, tutto il mondo gira intorno a me, gli altri stanno fuori, non mi toccano, non sono fatti che riguardano la mia vita.
Io sono uno che mi faccio i fatti miei, non mi interessano quelli degli altri, che siano gravi o meno gravi, c’è tanta gente che non ha problemi e se ne può occupare benissimo.
Se nel primo caso il Responsabile era Uno solo che se ne sta lontano a guardare morire di fame l’uomo che ha creato, in questo secondo caso i responsabili sono tanti… tutti gli altri… quelli che non hanno problemi come me e che possono preoccuparsi di risolvere i problemi degli altri.
Io no, non posso anzi non voglio intromettermi… non è compito mio, io ho ben altro di cui occuparmi nella mia vita.
D’altronde che cosa potrei mai fare io… da solo… no, ci pensino gli altri!
Anche in questo caso, una soluzione particolarmente comoda… rilanciare la palla, come sempre: o in alto verso Dio o più lontano verso gli altri… l’importante che non l’abbia io… sarebbe un guaio… dovrei mettermi in gioco personalmente… no, non se ne parla nemmeno!
Giustificazione e soluzione appropriata alla propria logica e comoda, molto comoda anche in questo caso!
Tanto
si produce, tanto si consuma, tanto viene buttato… tanto di questo …. tanto di quello … tanto… troppo
direi di belle parole che restano propositi che sempre qualcun altro dovrà
realizzare… io ho fatto la mia parte… ho enumerato i problemi, li ho esposti…
ho fatto i conti… ho fatto il mio dovere… la mia coscienza è a posto!
Non c’è
che dire anche in questo caso: il problema c’è, dai miei calcoli risulta che è
anche piuttosto grave ed urgente… adesso tocca agli altri… a Dio… agli uomini…
alle istituzioni… alle associazioni… a tutti gli altri… a chiunque altro… io ho dato del mio… adesso gli altri devono
riempire le mie teorie, se vogliono, con il loro impegno.
A
quanto pare c’è sempre qualcun altro che deve farsi carico del problema ed
affrontarlo concretamente.
Ma chi
sono questi altri?
Esistono,
anzi, questi che vengono sempre chiamati in causa e che sembrano debbano venire
da chissà dove?
Forse da
un altro pianeta. Sembrano quasi invisibili, sconosciuti… altri… identità
indeterminate che… mah… chissà… da qualche parte forse pure ci saranno!
Fino a
quando l’uomo continuerà a ragionare con queste logiche accusatorie,
denigratorie, matematiche o filosofiche soltanto… caro Emran … il problema
della fame continuerà a mietere le sue vittime secondo dopo secondo… mentre il
mondo resta a guardare… sereno ovviamente… perché ha fatto la sua bella parte…
ha accusato e responsabilizzato gli altri, tirandosi, molto elegantemente,
fuori da tutto!
Questa
è la realtà in cui ci troviamo: tante belle parole… ma tante poche azioni… anzi
direi… talmente poche da essere invisibili.
C’è,
infatti, un’ultima parte della popolazione, talmente piccola da non avere
diritto a spazi televisivi, teatrali, politici, giornalistici… da non aver
diritto, cioè, alla visibilità… che nel silenzio del proprio cuore si pone le
domande e aspetta di sentire la risposta… e soprattutto di metterla in pratica.
Nel
silenzio si pongono le domande. Nel silenzio si cercano le risposte. Nel
silenzio si agisce. Nel silenzio si muore. Sconosciuti al mondo. Visibile al
Cielo.
Questa
parte di persone non elabora teorie, non accusa sistemi nazionali o
internazionali, tanto meno un Dio che è tutt’altro che cattivo, non rimanda il
problemi ad altri, non fa calcoli o statistiche, fa semplicemente una cosa:
ascolta il suo cuore e parte, parte con le tasche vuote, con le mani vuote, ma
con il cuore gonfio per quella sofferenza che appartiene agli altri ma che ha
deciso di fare sua, di farsene carico e di rimboccarsi le maniche e fare tutto ciò
che è umanamente possibile fare.
Queste
persone appartengono ad un gruppo molto ristretto, ma ciò che importa non è il
numero… ma che ci siano, che abbiano deciso di agire, di fare proprio il problema
di altri… che siano conosciuti o meno… vicini o lontani… che cosa importa il
luogo … ciò che importa è che è un uomo come me, questo obbliga la mia
coscienza a farmi mettere in cammino per giungere
laddove il mio cuore mi porta: in mezzo ai lebbrosi, in mezzo a coloro che
muoiono di fame, di AIDS, di tifo… di sete… perchè manca quell’acqua che in altre parti del mondo scorre, senza limiti
e senza regole!
Il
problema dunque è uno solo: tante domande, tante belle idee, tante belle
proposte, tanti bei discorsi… ma poche… pochissime azioni.
E' il mondo del dire, non quello del fare.
La
risposta ai tuoi interrogativi è dunque questa: fino a quando l’uomo continuerà a:
- dire e a non fare quel che ha detto
- avere e a non dare quel che possiede
- pensare e non agire sulla base di ciò che ha pensato
- guardare senza vedere ciò che ha guardato
- sentire senza ascoltare ciò che ha sentito
- vivere senza curarsi della vita
fino a
quando l’uomo continuerà a camminare da solo, chiuso nel suo piccolo guscio, ma
ai suoi occhi grande quanto il mondo… i
problemi saranno sempre lì ad aspettare… ed i bambini saranno sempre lì a
morire di fame l’uno dopo l’altro… mentre il mondo starà sempre lì a guardare… immobile… indifferente… ad
agitarsi magari per tante cose… senza però concludere mai niente!
A tutto
questo poi bisogna aggiungere un altro
aspetto non meno drammatico : tutti vedono il problema, tutti ne conoscono la
dimensione, tanti ipotizzano soluzioni,
qualcuno forse decide anche di mettesi in gioco… ed ecco l’ostacolo subito lì
pronto, insormontabile in tanti casi: i rapporti politici fra gli Stati, la
burocrazia da superare, la libertà che non c’è, le lobby private e pubbliche,
gli interessi economici nazionali ed internazionali, la militarizzazione di
molti Paesi che impedisce alla popolazione di chiedere i loro diritti, i gruppi
di ribelli che assaltano i convogli con gli aiuti umanitari dell’ONU,
dell’UNICEF, della CARITAS, delle MISSIONI CATTOLICHE …, i poteri civili,
militari, regali in molti casi, la legge della globalizzazione, la legge del
commercio internazionale… barriere, prigioni che fanno… della fame di molti… la
salvezza di pochi!
Orribile!!!
È la legge
spietata del consumismo, dell’economia, del profitto, dell’interesse personale…
dell’uomo che punta sempre il dito verso gli altri ed assolve sempre se stesso
da ogni responsabilità; anche quando ruba ciò che non è suo… trova sempre una
giustificazione plausibile, che libera
la sua coscienza da qualsiasi macchia di vergogna!Orribile!!!
Tutto
questo è molto più grave del dramma vero che è la fame… perché in quest’ultimo
caso muore il corpo, nel primo caso muore l’anima, muore l’uomo nella sua
interezza, diventa un sepolcro imbiancato.
È un
uomo che pensa di vivere, ma non sa che ha ucciso la vita dentro di lui e che
quella che pensa di vivere è spazio vuoto… tempo perso… vita morta perché piena
soltanto di sé.
La vita
è veramente piena se non ci sono esclusi. Anche una sola esclusione… svuota la
mia vita, la impoverisce.
Nel
momento in cui l’uomo esclude l’altro uomo dal suo orizzonte di vita… è morto,
perché l’uomo non è fatto per vivere da solo.
C’è un’ Umanità che è tale solo se resta unita, se ci si fa carico gli
uni degli altri, se si condivide il proprio
spazio di vita e il proprio tempo e
tutto quello che si ha con chi ci sta a fianco o con chi pur essendo lontano
sentiamo come fratello e gli si porge ugualmente la mano.
Dio ha
bisogno delle nostre mani per dare da mangiare agli affamati, ma l’uomo tiene
le sue mani in tasca e le usa solo per fare i propri conti, non le mette a
disposizione degli altri, perché il suo egoismo è tale da chiudersi al mondo e
vivere imprigionato nel suo piccolo e vuoto mondo individuale.
Sì,
solo insieme possiamo farcela, solo insieme possiamo salvarci tutti.
Solo
insieme, perché siamo fratelli, cioè Famiglia… una Famiglia è fatta di persone
che si amano; se ci si ama, ci si aiuta a vicenda, l’unione fa la forza… si
superano i problemi , si risolvono i drammi, si cammina mano nella mano, si
guarda il cielo insieme, si vive la stessa vita.
Ma fino
a quando il problema dell’uno sarà occasione di profitto per l’altro, fino a
quando non ci sarà giustizia, libertà, vera responsabilità, vero amore… il
mondo resterà diviso nelle sue frazioni economiche e nelle sue logiche
industriali… spesso drammaticamente disumane.
C’è un
mondo affamato per la fame… e c’è un mondo affamato di potere, economico e
politico, quest’ultimo mangia il primo, lo sfrutta o lo fagocita ingordo, senza
riguardo, senza scrupoli.
Il
mondo che è sazio divora il mondo che è affamato!
La
vergogna di questa Umanità supera ogni buona volontà di giustificazione.
No, non
è affatto giustificabile!
Se le
tue domande, Emran, mi feriscono il cuore per la loro drammaticità, queste mie
risposte me lo trafiggono per la loro ingiustificabilità, inaccettabilità, per
la vergogna che gettano sul genere umano.
Tuttavia,
siamo gente di speranza… è vero che c’è tanta ingiustizia che supera la
giustizia, che c’è tanto male che supera il bene, che c’è tanto odio che supera
l’amore… è la nostra sconcertante realtà… ma è anche vero che superare non vuol dire vincere.
L’ingiustizia
supera la giustizia ma non la vince; il male supera il bene, ma non lo vince;
l’odio supera l’amore ma non lo vince, non lo vincerà mai!
Semplicemente
perché la vittoria non sempre va a chi ha più forza o è più numeroso; la
vittoria va alla qualità, non alla quantità.
Anche
se coloro che fanno il bene non fanno rumore, non hanno grandi spazi
pubblicitari, non sono volti famosi… non vuol dire che il loro impegno sia
inutile.
Sono
tante gocce che alimentano il fiume e poi il mare. Il mare è fatto di tante
gocce. Ogni goccia è necessaria, utile, indispensabile. Ogni goccia è una mano
che stringe un’altra mano, se quella mano manca, la catena si interrompe ed è
più debole, più fragile, più esposta all’attacco del nemico.
La mia
mano… la tua mano… la sua mano… sono tutte indispensabili.
La vera
forza è l’amore, perché l’amore unisce e rendi forti.
L’amore
vince su tutto e vince tutto.
L’amore
è l’unica forza che può tutto.
Vuoi un
esempio concreto?
La casa
famiglia dove tu abiti è frutto dell’amore e dell’impegno di una sola persona:
don Giuseppe.
Di
difficoltà e di ostacoli ne ha incontrati tanti, quanti non ne puoi immaginare, tant da scoraggiare chiunque; se
avesse abbandonato questo progetto sarebbe stato anche giustificato, per tutti
gli impedimenti burocratici ed economici che ha incontrato e che ancora
incontra; ma niente l’ha fermato, neanche l’incredulità della gente,
l’opposizione di tanta gente che non credeva possibile una cosa del genere.
Ma ce
l’ha fatta… e sai perché?
Perché
l’amore è una forza che muove le montagne, che scardina gli egoismi, che sfonda
le barriere… è una forza che ti trascina, inarrestabile, che non ti fa dormire,
che non ti dà pace; se ti prende, non puoi fermarla, ti porta lontano con sé e
tu non puoi fermarti neanche se lo volessi.
Se al
mondo c’è ancora la fame… è soltanto perché manca ancora l’amore... o è ancora troppo poco, rispetto all'ampiezza del problema!
Non
sono i soldi che mancano, non sono gli alimenti che mancano… ma qualcosa di più
prezioso, che non ha prezzo, che non puoi né comprare né vendere ma solo
regalare, a pieni mani: l’amore!
Don
Giuseppe non aveva soldi da investire in questo progetto, non aveva conoscenze
a cui fare riferimento per raccomandazioni
o aiuti di vario genere, don Giuseppe non aveva neanche la gente dalla
sua parte: aveva però una convinzione: l’amore supera ogni cosa.
E così
è stato! Così è! Tu ne sei la prova.
Qualcuno
ha combattuto per te e per quelli come te…
ed ha vinto… perché si può essere anche da soli contro un mondo intero…
ma si vince sempre… l'amore vince sempre... perché la vittoria non sta nella forza del braccio... ma NELLA FORZA DEL CUORE... DOVE OGNI GIORNO, COME UN FIORE, SBOCCIA E SI RINNOVA L'AMORE!
Ciao. Un
abbraccio!



Perchè ogni 5 secondi un bambino muore di fame......<3
Perchè la povertà nel mondo deve finire.........<3
Perchè solo insieme ce la faremo........<3