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01 luglio 2014
A Pozzallo i corpi dei 30 migranti morti
per asfissia
A Pozzallo i corpi dei 30 migranti morti
per asfissia
La nave è nel porto di Pozzallo dopo
la tragedia:
i 30 migranti sono morti per aver respirato
gas di scarico.
gas di scarico.
La
città si è organizzata per l'accoglienza
dei 566 sopravvissuti.
dei 566 sopravvissuti.
Arrivano cadaveri nell'Italia che
sognavano per ricominciare da capo. Sono i 30 migranti morti per asfissia su un
peschereccio dove erano in 600. Ora quel peschereccio è in rada nel porto di
Pozzallo, in provincia di Ragusa: dopo essere stato rimorchiato dalla nave San
Giorgio, una motovedetta della Capitaneria di Porto lo ha trainato verso la
terraferma.
"Ho lanciato il l'allarme"
Intanto Nawal Sofi, marocchina di 26
anni racconta di aver lanciato l'allarme "per i 600 migranti sul
peschereccio dove sono morte decine di persone". Attivista da quando aveva
16 anni, Nawal collabora come interprete con il tribunale di Catania. Racconta
di "aver ricevuto una telefonata di richiesta di aiuto domenica
scorsa" e di averla "girata alla Guardia Costiera". "Lo
scafista - sostiene - non sapeva usare né il telefono satellitare né il gps e
quando ha visto una nave libica avvicinarsi è entrato nel panico temendo di
essere arrestato. Poco dopo mi ha chiamato una donna che mi ha dato le coordinate
che ho girato alla sala operativa della Capitaneria di Porto per il
soccorso".
L'accoglienza dei migranti
Sulla nave Grecale della Marina
Militare ci sono i 566 migranti che invece ce l'hanno fatta. "Abbiamo
pianificato il soccorso e l'accoglienza" ha detto il prefetto di Ragusa,
Annunziato Vardè, che lunedì ha convocato una riunione di coordinamento. Ha
concordato che dall'aeroporto di Comiso partano due voli verso la Lombardia con
a bordo ciascuno 173 profughi. E commenta: "Ci sarà un sovraffollamento
comunque ma durerà poco perché il ministero ci ha dato disponibilità di 615
posti in diverse regioni d'Italia dove i migranti verranno trasferiti".
Intanto si lavora anche col buio
sulla banchina del porto di Pozzallo, dove dal pomeriggio di martedì si
recuperano i corpi degli immigrati stipati nel vano ghiacciaia del peschereccio
trainato sino alla banchina. Sono le luci artificiali dei gruppi elettrogeni
montati appositamente, a permettere ai volontari della Protezione civile, alle
forze dell'ordine, ai vigili del fuoco e al personale medico di estrarre i
circa trenta corpi
..............................
No, non mi era sfuggita quest’ennesima
strage, se non ne ho parlato subito è solo perché mi sono mancate le parole…
non è possibile commentare una simile tragedia!



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