LA LETTERA A FRANCESCO
«Siamo venuti per fare una vita migliore, abbiamo trovato solo sbarre», hanno scritto nella lettera.
E ancora: «Santo Padre, siamo noi i nuovi poveri e non siamo carne da macello…». Gli immigrati di Ponte Galeria chiedono al Papa di appoggiare le loro richieste , tra cui quella di poter uscire dal Centro Identificazione ed Espulsione. «Sospendiamo la protesta perché vediamo che si è creato un ascolto delle nostre richieste», ha poi commentato uno dei giovani che fino a poche ore fa aveva la bocca cucita . «Abbiamo deciso di rivolgerci al Papa perché è una grande guida spirituale e saprà farsi ascoltare. Però, lo ripetiamo, stiamo solo sospendendo la protesta, vogliamo dei risultati». Gli immigrati hanno seguito l’evoluzione della vicenda del Cie di Lampedusa e i risultati raggiunti nell’isola li hanno convinti che ci possa essere una soluzione anche per Ponte Galeria. L’attenzione creata dai media anche intorno alla loro protesta è stata valutata come un buon punto di partenza.
Speriamo che non sia solo un punto di partenza, ma che ci sia anche un cammino e un punto di arrivo soddisfacente per tutti!

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